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Commenti al testo di Franca Colozzo
Sogno di Icaro a Ottobre - Dream of Icarus in October

Sei nella sezione Commenti
 

 Franca Colozzo - 02/11/2021 23:39:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Grazie per il tuo passaggio, Annalisa. L’amore condiviso per il mare e i gabbiani ci ha fatto conoscere in questo sito in cui si incrociano voli e commenti.
Purtroppo, presa dai problemi umanitari (adesso delle donne afghane, povere disperate in attesa del nulla), sono meno presente rispetto agli anni passati. Volo di qua e di là, in genere di notte, dopo aver dedicato quasi tutto il mio tempo a scrivere nelle varie organizzazioni cui appartengo.
La tua poesia mi ha coinvolto in un volo che, come quello di Icaro, può essere liberatorio purché non ci si spinga troppo vicino al sole.
Ti auguro un buon inizio di questo mese di Novembre, oggi dedicato ai nostri defunti.

P.S.: T’invito a leggere questa poesia alla memoria di mio padre, prigioniero dei nazifascisti.

https://www.larecherche.it/testo.asp?Id=52004&Tabella=Poesia

 Annalisa Scialpi - 01/11/2021 17:49:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]



Bellissima... la composizione ha, in sè, un equilibrio,

direi una grazia che sostiene lo slancio poetico.

Che meraviglia Icaro: è l’emblema di tutti i sognatori e i gabbiani

del mondo. Una figura mitologica che, personalmente, amo

moltissimo...

Grazie per averla condivisa e per il tuo commento sulla mia poesia
’Il gabbiano’.


 Franca Colozzo - 04/10/2020 23:11:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Graced, ti ringrazio del gradito passaggio. Siamo umani e vorremmo rivestirci di piume per volare in alto, ma rischiamo di precipitare al suolo. Sfidare gli elementi naturali è sempre stato il sogno di Icaro; di Prometeo quello di strappare il fuoco agli dei.
In fondo ci fa rabbia l’impossibilità di emulare gli dei. Questo desiderio ci fa star male a volte e la sofferenza ci spinge ad azioni spesso azzardate. Ma è della gioventù la spregiudicata voglia di superare se stessa nelle azioni azzardate. Si rimane giovani fintanto che si riesce a sognare e a volare in alto. Buonanotte.

 Graced - 04/10/2020 20:48:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Per le forze della natura le ali non sono opportunamente attrezzate a poter sopperire alla forza dei venti e dell’avversa natura che, fa capitolare nel tornare indietro a cercare riparo da ciò che ci fa paura.Ma a volte è tale il desiderio di rimanere nel luogo che ci attrae, siamo capaci di sfidare gli elementi contrari al nostro desiderio. Versi in cui si mescolano mito e realtà. Versi Graditi. UN caro saluto da Grazia.

 Franca Colozzo - 03/10/2020 02:07:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Grazie Salvatore, come sempre del tuo gradito passaggio e del tuo commento che coglie alcuni aspetti essenziali.
Il mito è il mio rimuginare marino tra gabbiani e cormorani che popolano il mio scoglio solitario in mare aperto, dove amo recarmi a mo’ di pellegrinaggio quotidiano per osservare i pennuti.
Delle loro ali mi sono rivestita per assumere le sembianze di Icaro e volare in alto, forse per scongiurare il mare adirato. Mare che dà fiato alla mia voce ed è per me sale della vita. Buonanotte/buongiorno.

 Franca Colozzo - 03/10/2020 01:37:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

I tuoi commenti, cara Cristina, mi esaltano sempre facendomi andare a ritroso in un non-tempo della memoria collettiva, in cui rivivo i miti del passato.
Mi riprometto di leggere le tue ed altrui poesie, presa come sono da tanti altri interessi. Questa mia poesia è frutto di pochi minuti, ma con una lunga gestazione marina. Nel grembo del mare, cullata dalle onde, mentre nuoto (perché continuo a farlo nonostante l’acqua frizzante) penso e ripenso, osservo e fantastico mondi sommersi e riemersi alla coscienza. Data l’ora tarda, ti saluto con affetto e simpatia.

 cristina bizzarri - 02/10/2020 17:41:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Come mi piacciono i testi illustrati, di qualsiasi genere siano. E l’immagine che hai scelto è davvero bella. Mi sembra tu abbia scelto il nobile alessandrino per dire cose che sanno di mito e di un tempo che non è tempo ma vive da sempre in noi, nel nostro animo.Ci sono immagini e suoni che ritornano,attraversano i versi, si incontrano, rendendo il tentativo di Icaro/tua anima meno tragico, perlomeno finché riesce a toccare il cielo, a sfiorarlo. E’ vero, appena sfiorato il cielo/il sogno "Urlo e precipito tra gran fumo di ali/
sulla barriera dei miei dolenti desideri". Ma se c’è resa, è sempre in bilico, si sporge continuamente, scruta, pronta a rialzarsi ancora e ancora. Come Sisifo, o - meglio ancora - come il Femminile che sa e sente che i sogni, pur non essendo mai "veri", contengono in sé qualcosa che è molto più vero del reale.

 Salvatore Pizzo - 02/10/2020 03:02:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Rilettura del mito attraverso un’immedesimazione poetica di grande impatto: appassionante, giusto come la tua audacia nello sfidare gli elementi sulle fragili ali di versi sofferti.
Una notte di sogni felici ed un caro saluto.